LE
PRINCIPALI ALTERAZIONI DEGLI ALIMENTI
PREMESSA
E CONSIDERAZIONI
Sperando che non siano parole buttate al vento, ma che sia cosa gradita ed utile
per tutti (soprattutto per chi pensa che una ricetta di uno
pseudopastoncino trovato su internet sia migliore di un buon pastone di
marca) in poche righe e molto semplicemente vi spiegherò alcuni processi
che fanno alterare i nostri alimenti ... sono cose che ho
studiato, avendo fatto la chimica per 5 anni e in tutte le salse, il
quinto anno chimica agroalimentare con annessa parte di microbiologia,
potete stare tranquilli, non sono racconti fatti sulla base di
esperienze che molto spesso non si danno un perchè, ma sono così e basta
(ovviamente non voglio offendere nessuno, perchè molte esperienze sono
giuste derivando da cattive esperienze e/o perchè sono state fatte delle
ricerche in merito; con questa scheda spero di ridurre il numero di
cattive esperienze legate all'alimentazione). Sono 2 anni che ho
iniziato ad allevare e devo dire che dall'inizio ad oggi su internet ne
ho lette di tutti i colori riguardo l'alimentazione (e le ho lette solo
per i canarini che sono molto resistenti, rispetto ai fringillidi, se
avessi cercato pure per loro chissà che avrei trovato), ultimamente mi è
capitato di leggere non poche discussioni in cui tutti gridano al miracolo e
consigliano la propria ricetta che è in grado di sostituire
egregiamente un ottimo pastone di marca ... ma anche no, mi
dispiace, sto alzando un polverone, ma gli intrugli che preparate voi o
che trovate su internet non sostitutiscono un bel niente, possono al
massimo integrare, sì, possono integrare fino ad un certo punto, poi
entrano in gioco diversi fattori esterni che potrebbero trasformare
l'integrazione in veleno e farvi trovare soggetti a zampe all'aria o con
qualche problemino. Le ricette che
trovate servono principalmente per prendere per la gola i riproduttori
che mangiano, mangiano, mangiano e imbeccano, imbeccano, imbeccano!
Questo è il segreto per il quale "La preferiscono al pastone! Quindi è migliore!" (???)
Sappiate che i nostri amici sono in grado di mangiare qualsiasi cosa gli venga
messa in gabbia, dal semino di scagliola alla bistecca.
COS'E'
L'ALTERAZIONE DI UN ALIMENTO E DIFFERENZA TRA ALTERAZIONE E CONTAMINAZIONE
DI UN ALIMENTO
Per prima cosa va precisato che l'alterazione di un alimento
è una trasformazione di una o più componenti chimiche che ne determina una
modifica delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche. L'alterazione
può essere positiva oppure negativa. L'alterazione di un alimento
differisce dalla contaminazione, in quanto quest'ultima è causata
dall'ambiente che circonda l'alimento che quindi acquisisce proprietà
che naturalmente non avrebbe, per questo è importante anche come
conservate e maneggiate i vostri alimenti.
ALTERAZIONI
DEGLI ALIMENTI
Veniamo alle alterazioni che cercherò di spiegare nel modo più sintetico e chiaro possibile...
>Alterazioni dei lipidi. I grassi degli alimenti sono soggetti a reazioni di ossidazione a
contatto con l'aria, in cui si generano radicali e sostanze volatili
responsabili del cattivo odore (aldeidi e chetoni) e poi ci mettono lo
zampino anche i microrganismi che se li pappano favorendone il degrado.
>Alterazioni delle proteine. Gli alimenti proteici vanno incontro a putrefazione per effetto dei
microrganismi che li mangiano (eh bè, devono vivere pure loro) e li
digeriscono scomponendo i composti proteici, le proteine sono composti
azotati che sono alla base della vita, l'azoto ( N ) sta praticamente
ovunque, anche nel DNA (acido
desossiribonucleico); quindi sono indispensabili e per questo motivo i
cibi proteici sono quelli più facilmente alterabili. I responsabili,
come già detto, sono i microrganismi, dove sono però? Semplice,
nell'ambiente circostante, nell'aria e nel corpo dei canarini, sul corpo
dei canarini (nel e sul nostro corpo, nel e sul corpo del
gatto.....dovunque in pratica), il cibo ben cotto è sterile, si
"inquina" a cottura terminata, se non ci fosse l'acido cloridrico
contenuto nello stomaco e le difese immunitarie saremo fritti! Detto
questo però vi chiederete "come mai il pastone secco che è molto
proteico lasciato all'aria non si altera quasi per niente?" la risposta è
semplicissima: mancanza di acqua! Dove non c'è acqua difficilmente c'è
vita! Ecco perchè: > il pastone secco contiene molte proteine (e pochi grassi), ma l'alterazione è pressochè nulla;
> il pastone secco quando è inumidito va lasciato a disposizione per non più di mezza giornata; >
il pastone morbido contiene molti grassi(contenuto elevato proprio per
questo è morbido) e poche proteine e va rinnovato almeno una volta al giorno
(leggere alterazioni dei lipidi); inoltre va conservato nell'apposito secchiello
ben chiuso (evitare il contatto con l'aria!), comunque la conservazione
sarà trattata in maniera più approfondita andando avanti nell'articolo. > l'uovo sodo è ricco di proteine
(il bianco), l'albume contiene: lipidi 0,17%; carboidrati 0,73%;
proteine 10,9%) , di
lipidi (il rosso),
il tuorlo contiene: lipidi 26,54%;carboidrati 3,59%; proteine 15,86%
e acqua e in mezza giornata è da buttare;
> Alterazioni dei carboidrati. E gli zuccheri? Sono sì graditi ai microrganismi, ma la loro
alterazione frequente consiste nella fermentazione; tra i microrganismi
le muffe sono quelle che più frequentemente si sviluppano sugli zuccheri
(ma hanno bisogno anche di un ambiente particolarmente umido); inoltre
la maggior parte dei carboidrati che i nostri pennuti assumono sono
praticamente privi di contenuto di acqua (semi, biscotti,
pastoni ...).
> Le diverse alterazioni della frutta, della verdura, e degli ortaggi.
La verdura, la frutta e gli ortaggi ricchi di acqua, tritati
sprigionano tutta l'acqua contenuta dalle fibre e vanno a male ancora
più in fretta, anche se il contenuto di grassi è praticamente nullo e
quelli che non hanno molte proteine hanno gli zuccheri (e gli zuccheri
piacciono ai microrganismi perchè danno energie), senza contare che la
maggior parte contiene i polifenoli dei composti che, a contatto con
l'aria (o per semplici urti/tagli che rompono le cellule che rilasciano
enzimi), degenerano; inoltre le stesse cellule rotte, come già scritto,
rilasciano enzimi che fanno alterare l'alimento perchè scompongono i
composti! Un esempio: la classica fettina di mela esposta all'aria che
in poco tempo diventa marrone, mangiatevela, oltre al colore anche il
sapore è alterato e non è un bel sapore
Un'altra cosa, su questa "classe" di alimenti sono pochi i batteri che
prolificano per una questione di pH e/o di contenuto di sostanze
antimicrobiche, chi si sviluppa più facilmente sono le muffe (esempio
calzante il limone che può soltanto ammuffire).
I MICRORGANISMI
QUESTI SCONOSCIUTI!
Col termine microrganismo si fa riferimento a tutti gli esseri viventi
microscopici (funghi, muffe, batteri, lieviti......). Tornando ai
microrganismi (gli autori delle alterazioni), sappiate che non sono
delle macchine, quando arrivano al cibo e lo "inquinano" hanno comunque
bisogno di tempo e condizioni di vita ottimali (temperatura, ph, aria,
acqua....), una volta che si "trovano bene" cominciano a riprodursi
(dalla fase di latenza a quella della crescita esponenziale) e a
mangiare sempre più l'alimento (che si altera), arrivando al punto in
cui la riproduzione si arresta (fase di stasi) e successivamente quelli
di troppo iniziano a morire per mancanza di cibo e così via (fase di
declino), ma anche in queste fasi tutto può rallentare/velocizzarsi
sempre in variazione alle condizioni di vita ottimali per loro; ecco
perchè l'uovo sodo può stare anche mezza giornata in gabbia, chi l'ha
detto che è sicuro al 100% che dopo un'ora si è alterato al punto tale
da essere nocivo? L'alterazione, ribadisco, dipende dalle condizioni di
vita ottimali per i microrganismi. Non scordiamoci, poi, che anche i
canarini hanno l'acido cloridrico nello stomaco, che non serve solo alla
digestione e hanno anche un sistema immunitario, madre natura fa le
cose fatte bene se non avessimo questi primi sistemi di difesa molto
semplici saremo spacciati ogni volta che dovremo alimentarci. Tornando
ai canarini tenete a mente che gli adulti sono sviluppati e resistenti,
ma i pulli? Loro il sistema immunitario bello sviluppato non ce l'hanno,
per questo bisogna avere un occhio di riguardo su queste cose. I
microrganismi causano problemi in certe quantità e a seconda della
resistenza del corpo dell'individuo che li assume (e che poi deve
eliminare quelli nocivi). Tenete a mente anche che tutti gli esseri
viventi hanno microrganismi & enzimi utili alla digestione degli
alimenti, se non ci fossero sarebbe un problema, altrimenti come farebbe
(per fare un esempio umano) il nostro corpo a scomporre ed utilizzare
le proteine (per esempio) complesse che assumiamo? Inoltre il fatto
di avere microrganismi & enzimi, comporta automaticamente
l'inquinamento dell'uovo sodo che il canarino mangia perchè il canarino
prende un pezzo di uovo, lo mastica, fa cadere un pezzo dal becco
sull'altro uovo non beccato et voilà! Il pezzo che è stato nel becco del
canarino si è impregnato di saliva che contiene microrganismi &
enzimi e il resto della storia lo lascio completare a voi ...
N.B.: ho scritto microrganismi & enzimi, perchè gli enzimi sono le
sostanze rilasciate per digerire gli alimenti, per esempio la lipasi è
l'enzima che "digerisce" (in realtà scompone i grassi in molecole meno
complesse) i lipidi.
N.B. 2: ho usato come esempio l'uovo sodo visto che è l'alimento più comune che si va ad integrare durante le cove.
> I microrganismi, questi sconosciuti! - Tipi di microrganismi. I microrganismi possono essere:
- aerobi obbligati (per vivere hanno bisogno di ossigeno);
- aerobi facoltativi (possono vivere anche in assenza/basse quantità di ossigeno);
- anaerobi obbligati (per vivere hanno bisogno di un ambiente privo di ossigeno);
- anaerobi facoltativi (possono vivere anche in presenza di basse quantità di ossigeno);
- psicrofili (crescono a temperature intorno agli 0°C);
- mesofili (sono la maggioranza, crescono meglio a temperature intermedie 15-45°C)
- termofili (crescono a temperature superiori ai 55°C)
- acidofili (vivono in ambienti con pH minore o uguale a 3, un esempio è l'acetobacter utilizzato per la produzione dell'aceto)
- alcalofili (vivono in ambienti con pH superiori o pari a 9)
- altri: perchè ce ne sono una marea, io ho solamente elencato i principali tipi.
Comunque quelli che più interessano a noi sono i mesofili, aerobi (anaerobi no,
mica date da mangiare alimenti sott'olio ai vostri pennuti?); inoltre la
maggior parte dei batteri vive in ambienti con pH vicini alla
neutralità, tenendo però a mente che le muffe e i lieviti, rispetto ai
batteri tollerano anche ambienti tendenzialmente acidi; inoltre ricordo
che i tessuti vegetali (frutta, verdura, ortaggi....) vengono attaccati
principalmente da lieviti e muffe.
> I microrganismi, questi sconosciuti! - Le condizioni di vita. In base a quanto
scritto sopra chi influenza principalmente la vita dei
nostri microscopici (nel bene e nel male) amici sono: l'ossigeno, la
temperatura, il pH, la quantità di nutrienti disponibili e l'acqua.
> Attenti alla muffa! Il nemico numero 1, sempre pericoloso, tossico e tal volta letale (anche per noi, non c'è scampo): le muffe non controllate!
Trovarle (= le fate sviluppare perchè offrite il cibo alle muffe) negli
alimenti dei vostri soggetti indica che siete degli sciagurati. Le
muffe rilasciano micotossine! Le
aflatossine sono le più famose (sono prodotte da muffe che si
trovano/sviluppano sui semi mal conservati o mal trattati, ecco perchè
si dice che i semi germinati, se preparati in malo modo, sono letali);
inoltre non è detto che togliere la parte ammuffita da un alimento o
cuocerlo elimini completamente il rischio muffa, la muffa può anche
morire, ma le spore no, quelle sono belle resistenti (per intenderci
resistono anche a pastorizzazione). 2 chiarimenti: ho citato le muffe
non controllate proprio perchè alcune muffe (così come altri
microrganismi) vengono utilizzate dall'uomo per la produzione di alcuni
cibi, essendo tutto controllato, sono innocue. L'altra cosa che vorrei
precisare è la presenza di muffe sui formaggi (non vorrei generare
allarmismi), sulla buccia è normale trovare un po' di muffa, sappiate
che sulla buccia e nel formaggio ci sono elementi antibiotici che
impediscono alla muffa di proliferare
oltre (classica autodifesa di un
alimento), tranquilli, che potete mangiarlo il formaggio
(sbucciandolo), occhio però alle muffe non controllate dentro al
formaggio! Ricordo che le muffe amano gli ambienti umidi e prediligono le sostanze contenenti zuccheri (carboidrati); inoltre al primo stadio di formazione, non sempre sono visibili ad occhio nudo!
E qui mi fermo, non aggiungo altro sull'argomento muffe, credo sia sufficiente questo!
> Lavare frutta, verdura, ortaggi, erbe prative e semi lattiginosi: sì o no? Lavare con acqua frutta, verdura, ortaggi serve a rimuovere la
sporcizia ed eventuali bassissimi residui di fitofarmaci, fare questo
però può aumentare la velocità dell'alterazione del prodotto (verdura in
primis) ed avere spiacevoli effetti lassativi per l'elevato contenuto di
acqua ingerito. Alcuni frutti e alcuni ortaggi possono essere comunque
lavati (lavare una mela per esempio non comporta problemi). Alcuni
frutti e ortaggi si possono servire sbucciati e non lavati (di nuovo
l'esempio della mela, sbucciata). E' preferibile non lavare la verdura. Erbe
prative e semi lattiginosi andrebbero serviti senza esser lavati
(alcune erbe prative, se lavate, marciscono in poche ore; la maggior
parte dei semi lattiginosi invece si stacca e si disperde nell'acqua),
con l'unica accortezza del luogo in cui si raccolgono per motivi
igienici. In caso di lavaggio, si può aggiungere il bicarbonato,
questo comporta semplicemente la rimozione di: sporcizia, eventuali bassissimi residui
di fitofarmaci + qualche microrganismo. In caso di lavaggio, si può
aggiungere l'amuchina, questo comporta la rimozione di: sporcizia,
eventuali bassissimi residui di fitofarmaci + tutti i microrganismi, è
una pratica sconsigliata (anche per l'uomo) per via dei residui di
amuchina che potrebbero restare sul cibo (tieni a mente anche che oltre la concentrazione,
la differenza tra amuchina e candeggina è che nella prima l'ipoclorito
di sodio è puro, nella seconda possono esserci tracce di altro:
vedi scheda tecnica ) . All'allevatore la scelta!
> Approfondimenti.
Ulteriori approfondimenti in merito all'argomento alterazioni &
microrganismi li trovate a
ovvero
L'INTRUGLIO,
CIOE' NO, "IL PASTONCINO" FATTO IN CASA.
"Il pastoncino" fatto in casa, che a me piace chiamare l'intruglio fatto in
casa, quello per il quale troverete le più disparate ricette (cercate con
google e verificate voi stessi) e i più disparati pareri e la classica frase che sta
a significare "io faccio così, non succede niente e quindi è giusto
così, è buono, è naturale, è bello, è simpatico quindi al rogo il
pastone comprato e poi risparmio" ma....
> Come fai a risparmiare se per certe ricette gli ingredienti ti fanno spendere di più di un pastone di ottima qualità?
> Come fai a dire che sia buono e quindi migliore del pastone comprato?
Perche sei un dietologo di volatili? O solo perchè hai aggiunto l'aggettivo "naturale"? Quindi per te il
pastone comprato è un prodotto di sintesi? > Avrei altre domande, ma qui mi fermo e vado avanti
con il mio articolo. Questo
"pastone" oltre che pericoloso (leggere sopra) è quasi
sempre sbilanciato, perchè
non avrà mai tutti gli elementi nutritivi precisi ed esatti che servono
ai nostri soggetti durante i vari periodi dell'anno, esistono tanti
pastoni ottimi, se vi preoccupate della chimica vi dico che ci sono
alcuni pastoni senza conservanti, coloranti e aromi artificiali (i
migliori dal mio punto di vista), basta leggere l'etichetta. Se siete
delle teste dure e volete dargli lo stesso il vostro mix di roba liberi
di farlo, ma almeno affiancategli un buon pastone e fatelo consapevoli
dei rischi che correte e non lamentatevi quando i pulli schiattano
"misteriosamente". Inoltre c'è sempre il rischio di: "alimento
altera alimento" nei miscugli, un esempio banale, prendere un pochino di
latte e metterci qualche goccia di limone/aceto, dopo un po' comincerà a
coagulare.
> Frigo e Congelatore: 2 altri errori con gli intrugli fatti in casa.
Un altro errore che si è soliti fare dopo la preparazione di questi
intrugli è quello della conservazione mediante frigorifero o
congelatore. Ebbene, nel frigorifero l'attività dei microrganismi viene
rallentata, quindi le alterazioni continuano al minimo, per poi
riprendere quando l'alimento viene tirato fuori e lasciato a scaldarsi
bello all'aria e poi viene servito, quest'alimento viene servito che si
sta già alterando da un pezzo, quindi è normale che a parità di tempi di permanenza
nel portapastoncino, la sua carica
batterica sia più elevata rispetto a quello che preparate fresco! Cosa
fare? > Lo servo lo stesso perchè faccio così e non è mai successo niente (della serie "non succede, ma se succede..."). > Lo servo freddo da frigorifero, MA rischio che i soggetti subiscano una congestione. >
Lo riscaldo, buon metodo, una parte dei microrganismi muore, ma
quell'alimento si presta alla cottura? E quali sono le modificazioni a
cui andrà incontro? > Lo preparo al momento, ok, ma tieni sempre a mente quello che può succedere. > Lascio perdere. Con
il congelamento, invece, i microrganismi si "ibernano", in teoria è la
strada migliore se non fosse che una volta scongelato l'acqua che
contiene è più "libera" di muoversi, quindi veicola al meglio i
microrganismi, che si stanno scongelando, ovunque e l'alimento andrà a
male più velocemente (per questo, per esempio, la carne dopo essersi
scongelata, va consumata subito), senza contare che l'attività
ricomincia dal momento in cui inizia a scongelarsi e si sa che questi
intrugli vengono scongelati e lasciati all'aria fin quando non avranno
raggiunto la temperatura adatta. Cosa fare? > Lo servo lo stesso perchè faccio così e non è mai successo niente (della serie "non succede, ma se succede..."). > Lo servo congelato, MA rischio che i soggetti subiscano una congestione. >
Dal congelatore lo passo al frigorifero, ok, tieni a mente però quanto
scritto sopra e quanto scritto in precedenza sul frigorifero. > Lo
riscaldo, buon metodo, una parte dei microrganismi muore, ma
quell'alimento si presta alla cottura? E quali sono le modificazioni a
cui andrà incontro? Inoltre l'alimento passa dal gelo al caldo
improvvisamente: shock termico e buona parte dei nutrienti sensibili va a
farsi benedire. > Lo preparo al momento, ok, ma tieni sempre a mente quello che può succedere. > Lascio perdere.
STORIA VALIDA ANCHE PER L'UOVO SODO CHE IN MOLTI CONSERVANO IN FRIGO DOPO LA COTTURA.
Prendete una fetta di uovo sodo appena cotto e prendete una fetta di
uovo sodo rimasta in frigorifero 24 ore, osservatele e annusatele (se
volete potete assaggiarle), i più attenti noteranno qualche lieve
cambiamento.
Un'altra cosa che ho letto spesso per le ricette di
questi intrugli: l'utilizzo del tanto decantato miele che viene usato
soprattutto come conservante. E' vero, è un conservante naturale, ma in
che dose ha un effetto elevato? Ve lo siete chiesto? Conoscete la dose
esatta? Lo sapete anche che può causare diarrea ai nostri soggetti?
Quindi se volete dargli questo miele (per le sue altre proprietà)
sappiate che esiste in commercio il polline d'api naturale ad uso
ornitologico, ha le stesse altre proprietà benefiche del miele, ma
almeno non correte quel rischio.
Visto che tali mix escono fuori
nel periodo delle cove, se voleste fare un mix vi consiglio qualcosa di
classico, relativamente sicuro e che si usa da anni: la classica fettina
di uovo sodo, con piselli schiacciati (fornite con le dovute
accortezze); da non aggiungere al pastone per i motivi scritti sopra. I
piselli hanno la loro fetta di proteine vegetali, ma più che altro
stimolano le imbeccate e sono molto appetibili; l'uovo sodo invece è
molto proteico e ricco di nutrienti ed è molto appetito, fermo restando
che se vi interessa solo il contenuto proteico esistono farina di
piselli e uovo in polvere, esenti dai problemi a cui vanno incontro i
piselli e l'uovo normali essendo in polvere (quindi privi di acqua), le
dosi per l'uovo in polvere da miscelare al pastone le troverete
sicuramente (essendoci anche ad uso ornitologico), dubito, invece, che
troverete le dosi corrette per la farina di piselli.
Il cous cous anche è una buona integrazione, ma solo se preparato a dovere e in maniera sensata,
esiste la ricetta del cous cous inumidito con poco latte HD, sarebbe la
nuova versione del vecchio pane al latte che in passato si
somministrava nel periodo cove (io personalmente non ho mai usato il
cous cous e il latte), tenete a mente che il latte irrancidisce
(lipidi), coagula (acido lattico), diventa amaro (proteine digerite dai
batteri), altera la sua colorazione, ammuffisce (zuccheri).
Durante
le cove e l'allevamento dei pulli, ogni tanto (= non sempre, anche
perchè è grasso), io altero consapevolmente il pastone secco al quale
aggiungo i semi di niger bolliti: aumentano le imbeccate, aumentano la
fertilità, sono una ricarica energetica per i riproduttori che si
stancano e sono molto appetibili, ma lo faccio con le dovute accortezze
perchè sono consapevole di quello che accade; per questo motivo sul
niger bollito ho l'accortezza di mettere qualche goccia di un
integratore (ad uso ornitologico) così sto sicuro che l'attività
microbica venga rallentata/arrestata il tempo che basta a far arrivare
il pastone a fine giornata senza che sia diventato una bomba microbica
che fa più male che bene; non è niente di magico quello che accade, si
chiama solo variazione di pH. Fornisco anche la fettina di uovo sodo con
i piselli, con le dovute accortezze e qui mi fermo con le integrazioni
fatte in casa, per me bastano e avanzano. Per motivi di colorazione
scarto il rosso dell'uovo, se vi interessa potreste scartarlo anche voi
(magari ve lo mangiate o lo date al cane/gatto per non sprecare il
cibo), perchè il rosso è la parte più grassa ed il bianco è la parte con pochissimi
grassi ed una buona fetta di proteine
(non per niente l'albume contiene le albumine), togliendo il
rosso vi risparmiate un'alterazione, facilitate la digestione ai vostri
soggetti e diminuite il rischio che i vostri riproduttori possano
ingrassare andando incontro a malattie e/o a problemi di fertilità (se
ci fate caso la prima cosa che mangiano dell'uovo, generalmente, è il
rosso).
N.B.:
probabilmente il prossimo anno anzichè dare l'uovo sodo aggiungerò
dell'albume d'uovo in polvere al pastone secco e forse non fornirò
neanche più i semi di niger bolliti (se prima li offrivo raramente, il
prossimo anno li toglierò completamente); mi limiterò a fornire solo i
piselli schiacciati per le imbeccate.
COME
CONSERVARE GLI ALIMENTI, RIDURRE LE CONTAMINAZIONI ED EVITARE DI
CONTAMINARE IL CIBO PULITO.
>
Igiene & attenzione è la parola d'ordine.
Ovviamente le mangiatoie che contengono gli alimenti umidi vanno pulite
spesso ed accuratamente con acqua e detersivo per piatti, idem per i
beverini aperti (una volta a settimana andrebbero lavati). Con più calma
e tranquillità e meno frequenza da lavare invece le mangiatoie che
contengono il pastone morbido; in ogni caso l'igiene nei nostri
allevamenti è importante e gioca la sua parte mantenere un buon livello
di pulizia generale dei nostri locali. Anche il ricambio di aria
costante e abbondante è molto importante, così come la luce naturale. Gli
alimenti dei canarini vanno mantenuti secondo le istruzioni, ovvero, in
luogo possibilmente fresco (molto importante per il pastone e per le
vitamine), asciutto (importante per il pastone e fondamentale per i
semi) e al riparo dalla luce (importante per il pastone e fondamentale
per le vitamine). Gli appositi secchielli sono l'ideale per
conservare gli alimenti, assicuratevi che i secchielli dei pastoni siano
sempre ben chiusi; mentre i secchielli con i semi non vanno mai
riempiti completamente, lasciate un po' di spazio per l'aria, essendo
vivo il seme ha bisogno di respirare. Maneggiate pastone e sementi
pulite con le mani lavate e ben asciugate, fate attenzione che i
canarini non ci stiano mangiando sopra e munitevi di cucchiaio/bicchiere
di plastica per prenderli e dosarli, è sbagliatissimo immergere le
mangiatoie/i portapastoni nel prodotto pulito! Il prodotto finirebbe per
contaminarsi e quindi rischierebbe anche di alterarsi, senza contare
che sarebbe un ottimo veicolo di trasmissione di malattie da un canarino
all'altro. E' sbagliatissimo maneggiare gli alimenti con le mani
sporche o con la mano che ha tenuto una sigaretta accesa. E' sbagliato maneggiare gli alimenti direttamente con le mani, e "soffiare" le bucce di più gabbie insieme.
LA
QUALITA' E LE GARANZIE DEGLI ALIMENTI.
Il sistema HACCP (Hazard Analysis and
Critical Control Points) è un sistema di autocontrollo igienico che
previene i pericoli di contaminazione alimentare; il sistema si basa sul
controllo sistematico dei punti della lavorazione degli alimenti in cui
si prospetta un pericolo di contaminazione di natura biologica e/o
chimica e/o fisica. Il produttore garantisce quindi di immettere sul
mercato un prodotto controllato e di qualità, salvo restando che tali
garanzie non sono più valide nel momento in cui il prodotto viene
venduto al kilo dal negoziante e/o viene conservato in ambienti non
idonei con scarso livello di igiene.
Gli imbrogli alimentari sono più frequenti sui nostri alimenti (anche se si
tratta di alimenti non in offerta a prezzi esageratamente convenienti e
anche se poi i NAS beccano gli imbroglioni e li fanno piangere), su
quelli degli animali non mi pare di aver mai sentito/letto niente di
particolare, loro mangiano meglio di noi! E come tutte le cose c'è qualità e qualità,
c'è il pastone che costa 50 centesimi al kilo e il pastone che costa 5
euro al kilo, poi però leggetevi e confrontate le etichette, guardate e
annusate i 2 pastoni e soprattutto chiedetevi "ma cosa hanno utilizzato
per farmi 1Kg di pastone a 50 centesimi? Perchè dovrei preferirlo a
quello che costa 5 euro al kg?". Sulla nostra alimentazione e su
quella dei nostri animali non si dovrebbe risparmiare, visto che sono
cose che ci entrano direttamente in corpo (e lo vanno anche a
costituire)! Diffidate, piuttosto, dall'acquistare alimenti già
aperti e controllate bene dov'è che il vostro negoziante conserva gli
alimenti e in che condizioni di igiene! Il problema non sta a monte, ma
nel negozio dove vi rifornite!
> Un buon pastone. Al prezzo corrisponde la qualità! I migliori pastoni, sono quelli privi
di conservanti chimici, coloranti chimici ed aromi artificiali; il
colore non è acceso e omogeneo, l'odore è basso e spesso il conservante
utilizzato è naturale (l'anice) in combinazione col fatto che il pastone
probabilmente sarà pastorizzato una volta imbustato e chiuso in
atmosfera controllata, i pastoni belli colorati e profumati invogliano
solo l'allevatore a comprarli! In merito a questo argomento: "Gli uccelli,
gli organi di senso & la scelta degli alimenti":
> La data di scadenza.
La data di scadenza di un alimento è la sua "garanzia", quando scade il
produttore declina ogni responsabilità da eventuali problemi derivanti
dall'alimento. Quando c'è scritto che l'alimento è da consumare entro e non oltre il xx/xx/xxxx vuol dire che appena scaduto dovete buttarlo; mentre quando c'è scritto che l'alimento è da consumare preferibilmente entro il xx/xx/xxxx vuol dire che sarà ancora commestibile per qualche tempo;
N.B. i termini indicati in etichetta sono validi per prodotto correttamente
conservato, in confezione integra e non aperta!
UN
ACCENNO SULLE VITAMINE
Le
vitamine sono delle sostanze organiche indispensabili! Si dividono in 2
categorie: vitamine idrosolubili e vitamine liposolubili.
> Vitamine idrosolubili.
Vengono definite idrosolubili per la capacità che hanno di sciogliersi
nell'acqua, queste vitamine vengono facilmente smaltite dall'organismo
per questo andrebbero assunte con una certa regolarità. Le vitamine idrosolubili sono:
- Vitamina B1 (tiamina) - Vitamina B2 (riboflavina) - Vitamina B3 o Vitamina PP (niacina o acido nicotinico) - Vitamina B5 o Vitamina W (acido pantotenico) - Vitamina B6 o Vitamina Y (piridossina o piridossamina o piridossale) - Vitamina B8 o Vitamina H (biotina) - Vitamina B9 o Vitamina Bc o Vitamina M (acido folico) - Vitamina B12 (cobalamina) - Vitamina C (acido ascorbico)
> Vitamine liposolubili.
Vengono definite liposolubili per la capacità che hanno di sciogliersi
nei lipidi (grassi), queste vitamine vengono accumulate nei grassi
dell'organismo, quindi sono difficilmente smaltibili, un eventuale abuso
potrebbe generare fenomeni di intossicazione! Le vitamine liposolubili sono: - Vitamina A (retinolo ed analoghi) - Vitamina D (ergocalciferolo D2 e colecalciferolo D3) - Vitamina E (tocoferolo) - Vitamina K (naftochinone e derivati) - Vitamina F (linoleico e derivati) - Vitamina Q (ubichinone)
> Vitamine, multivitaminici/integratori, frutta, verdura, ortaggi, erbe prative, semi
lattiginosi.
Alcuni animali sono in grado di autosintetizzarsi alcune vitamine partendo dai nutrienti. Le piante le autoproducono.
Non tutte le vitamine vengono assunte nella loro forma biologicamente
utilizzabile ma piuttosto come precursori che vanno sotto il nome di
provitamine. Una volta assunti, tali composti vengono trasformati da
specifici enzimi metabolici nella loro forma attiva, al fine di renderli
utilizzabili. Alcune vitamine sono facilmente degradabili in
funzione delle temperature (termolabili), perdono quindi gran parte
delle loro proprietà. Alcune vitamine sono facilmente degradabili
anche se solo esposte alla luce (fotosensibili), perdono quindi gran
parte delle loro proprietà. La fettina di frutta, quindi, perde parte
delle vitamine già solo stando a contatto con aria e luce (stessa sorte
per alcuni tipi di ortaggi e verdure se "maltrattati" come scritto
nella parte delle alterazioni). Le erbe prative e i semi lattiginosi
sono la cosa migliore (perchè vanno servite tal quali a come erano al
momento della raccolta)! Anzichè fare intrugli andate alla ricerca di
prative e seminate panico e scagliola e qualche altro seme (da offrire poi a maturazione lattea);
offrite qualche altro seme oltre al solito misto, offrite qualche semino
singolo ogni tanto (molto gradita la perilla bianca che io offro tutti i
giorni in linguetta per medicinali quando i riproduttori sono impegnati
con l'allevamento della prole)! I vostri
amici saranno senz'altro soddisfatti ed appagati dalla prelibatezza
salutare che gli offrirete!
Tutto ciò però può non bastare durante i
periodi di particolare stress dei nostri soggetti, quindi ci converrà
introdurre dei buoni complessi multivitaminici, quando un organismo è
stressato le sue difese si abbassano! Un segnale di stress durante le
cove (se non vi sono altre patologie in atto) è la deplumazione della
testa e/o del collo e/o delle piume intorno agli occhi! Sarebbe quindi
utile integrare un buon integratore/multivitaminico per i nostri
soggetti (preferibilmente ad uso ornitologico), multivitaminici troppo
forti/scadenti potrebbero appesantire il fegato (ma anche un
alimentazione scorretta potrebbe appesantirlo)! In questi casi è bene
procurarsi un buon prodotto in cui è scritto che non va ad appesantire
il fegato o almeno somministrare vitamine disintossicanti dopo. Le
vitamine già pronte vengono assimilate subito, rispetto alle poche che
si riescono ad assumere/sintetizzare tramite il prodotto naturale
(ricordate che non sempre può piacere un alimento ad un canarino che
quindi lo mangia in basse quantità o non lo mangia, oppure altri
canarini avrebbero la meglio su di lui lasciandolo a becco asciutto).
Mai eccedere con le vitamine! Come tutte le cose di cui si abusa alla
lunga farebbero male. Si ricorda che le vitamine vanno
preparate e rinnovate tutti i giorni, somministrate in beverini "scuri"
e che al termine di un ciclo di
vitamine è indispensabile lavare accuratamente i beverini!
STARE
NEL MEZZO
L'alimentazione
ideale per i nostri pennuti non dovrà essere nè troppo povera (poichè
si potrebbe andare incontro, nel tempo, a malattie causate da carenze
alimentari) nè troppo ricca (soggetti grassi sono predisposti ad alcune
malattie e la loro fertilità viene ridotta): la miglior alimentazione è
quella che sta nel mezzo dei due estremi (ciò non significa che bisogna
fare strani esperimenti, gli intrugli mangiamoli noi).
GRAZIE
PER LA LETTURA!
Ok ho terminato, adesso sono pronto a ricevere una mitragliata di
polemiche per ciò che ho scritto, perchè ho messo in discussione tanti
vizi, ma non ce l'ho fatta a non scrivere la verità e fare finta di
nulla.....ha vinto la mia coscienza. Il materiale scientifico (da me studiato) che vi ho fornito è scienza.
Si
prevedono pioggie di polemiche e grandinate di accuse nei confronti
della scienza, vado a prendere l'ombrello intanto che leggete
Spero che l'articolo possa esser apprezzato dai tanti che allevano in modo sensato e usano la testa nelle cose che fanno.
Fonti:
conoscenze, competenze e capacità acquisite nel corso di studi
scolastico, ma non tutto quello che ho scritto è stato tratto dalla mia
memoria, non sono come gli elefanti, per qualche dubbio che mi è sorto
ho ricontrollato libri di testo e appunti scolastici + il manuale
dell'agricoltura. La lista delle vitamine liposolubili e idrosolubili è
stata prelevata da wikipedia.
Qualifiche. Diploma: Perito Agrario
Credits
Il
testo originale è stato inviato in anteprima assoluta su un mio sito
(blog) al fine di dimostrare la paternità dell'articolo e attivarne i
credits da rispettare in caso di pubblicazione su altri siti web.
Vanno mantenuti inalterati i contenuti, il nome dell'autore dell'articolo + il suo codice RNA (presente a fine messaggio).
L'articolo è stato
concesso al sito cicl-lancashire.it ( Club Italiano Canarino Lancashire ) che va
indicato come fonte in caso foste interessati a pubblicarlo nei vostri
siti web. I Credits qui presenti vanno copiati e incollati tal quali
assieme al resto del testo in caso di pubblicazione su altri siti web. L'autore
si riserva il diritto di chiedere la rimozione dell'articolo, per
validi motivi, anche nel caso in cui i suddetti credits fossero
rispettati. Non c'è altro, mi affido al vostro buon senso.
Alessandro, RNA 37ST
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