Club Italiano Canarino Lancashire |
IL CANARINO LANCASHIRE Articolo di Juan Moll Camps — giudice di Forma e Posizione FOCDE - OMI/COM Pubblicato su “Pajaros” in Argentina, Portogallo e Brasile. La sua origine è totalmente sconosciuta, comunque viene considerato discendente dal vecchio cd estinto Gigante di Gantes, che giunse in Inghilterra attorno al 1700 e che presumibilmente fu incrociato con il canarino comune. Diversi autori reputano che il ciuffo che adorna la sua testa sia prodotto da una mutazione, tenendo conto della sua speciale configurazione che si manifesta soltanto sulla parte anteriore della testa e che, simile, non si è mai presentata in alcuna altra razza. Tanto più se si considera che già nel 1700 esistevano in Germania non ben identificati canarini ciuffati, però con le caratteristiche del ciuffo attuali. Gli allevatori Inglesi, grandi maestri nella creazione di tante razze di forma e posizione lisce, con la loro meticolosità posero le basi e ottennero il canarino più grande mai conosciuto. Sino al 1900 era conosciuto come Manchester Coppy, per poi chiamarsi Lancashire Coppy (ciuffato) e Lancashire Plainhead (testa liscia). Era un uccello slanciato e corpulento, con una taglia tra i 22 e 23 cm. e che, come tutti i giganti, era statico, di temperamento in un certo senso apatico, con movimenti lenti e qualche volta scarso riproduttore. Con la comparsa dello York perse d’interesse estinguendosi a poco a poco. Gli ultimi esemplari datano giusto un mese prima del secondo conflitto mondiale. In qualche museo Inglese (British Museum, Museo di Storia Naturale ecc. ecc.) sono esposti alcuni esemplari imbalsamati, come l’estinto London Fancy. Dopo circa 35 anni, alcuni appassionati Inglesi e Belgi, tentarono la ricostruzione della razza, che non è mai stata esclusa dal catalogo delle razze riconosciute dalla COM. Come per il Bossù Belga, il Lancashire attuale è una seconda versione, ma in entrambi i casi si è molto distanti dall‘originale. La sua ricostruzione è basata sugli unici canarini che potevano portare alcune caratteristiche, come lo York vecchio tipo per il corpo ed il Crest per il ciuffo. Il lavoro è arduo e tremendamente difficile, necessita di un'alta dose di illusione, pazienza e tempo libero. Le mete da raggiungere sono: > aumentare la taglia che ora supera di poco i 18 cm. > modellare la forma del corpo, stilizzando il blocco che forma quello dello York > ottenere un piumaggio più largo di quello attuale > tentare di ottenere il ciuffo tipico a ferro di cavallo. Di certo si sta avanzando nella ricostruzione molto lentamente. All'Esposizione dì Reggio Emilia (2000) ho avuto modo di osservare attentamente i Lancashire esposti con l'amico Giuliano Passignani, convenendo che i progressi sono evidenti quantunque il cammino da percorrere sia ancora lungo. Qualsiasi comparazione è molto difficile, tenuto conto che la versione originale esiste solo su disegni e ce ne vorrebbero moltissimi per essere presi in seria considerazione. Secondo la mia opinione se si riuscirà a migliorare il corpo, che in tanti casi è quello dello York, la forma dell'uccello guadagnerà molto d’interesse. Ritengo che il Llarguet Spagnolo potrebbe fare al caso nostro. (Ndr ‘Llarguet” in italiano significa allungato. Le caratteristiche che Juan Moll Camps ritiene confacenti sono: posizione eretta, forma del corpo cilindrica con buon stacco di collo, ali molto lunghe, piumaggio compatto ed aderente al corpo e taglia oltre i 17/18 cm) Qualche tempo fa ho letto una traduzione della rivista inglese “Old Variety Canary Association” che diceva “Il giorno che qualche fortunato allevatore di York e Lancashire vedrà nascere un uccello che in età adulta sia 2 cm. oltre la norma, saremo certamente vicini alla meta perseguita, ammesso che l'aumento di taglia sia prodotto da una mutazione, non per selezione. Appassionati e giudici a volte si chiedono perché non venga modificato lo standard adeguandolo alla realtà. La Federazione inglese e la COM non si pronunciano al riguardo, però la logica ci porta alla conclusione che ciò che si persegue è che gli allevatori continuino motivati nella ricerca per raggiungere, anche a lunga scadenza, la maggior perfezione possibile. Noi giudici abbiamo una grande responsabilità dovendo mantenere una impronta positiva, facendo risaltare il buono del canarino ed evidenziando il negativo suscettibile di miglioramento, però mai attribuendo punteggi eccessivi che allo stato attuale il canarino non può raggiungere, né tanto meno buttando per terra le illusioni degli allevatori.
N.d.r.: Juan unitamente al presente articolo mi ha inviato un allegato che recita: “Nella riunione OMJ/COM del giugno 1999 a Paliseau, alla quale ho partecipato in rappresentanza della Spagna, presente per la C. T. italiana l’amico Desio Tognarini” su proposta inglese si è approvato che la taglia dei Lancashire dovrà essere di 23 cm. Nel .recente Campionato (del Mondo in Portogallo. mi è capitato di giudicare, con il Belga Àntonine Claeys, i Lancashire con una partecipazione abbastanza ridotta e con una qualità insufficiente nella maggior parte degli esemplari, se ci atteniamo strettamente alla esigenze dello standard. Esposti 45 soggetti. Carenze di taglia, di corpo e nessun ciuffo a ferro di cavallo, inclusi molti ciuffi e uccelli con macchie melaniniche. Si apprezzano gli sforzi per migliorare la qualità, però penso che il suo recupero sia tuttavia abbastanza distante a meno che non si proponga un nuovo standard più aderente al canarino com’è oggi.” JUAN MOLL CAMPS Trad. F. Dolza © C.I.C.L. © Prima edizione scheda 20/12/2006 - Aggiornamento 24/05/2008 |
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