Club Italiano Canarino Lancashire |
IMPORTANZA DELL’ALLENAMENTO Da “Lancashire News” Anno 6 N. 1 Da alcuni anni seguo, sempre con maggior interesse, le operazioni di giudizio alla Specialistica di Bologna ricavandone significative impressioni. Ho notato come i giudici inglesi (alcuni soltanto allevatori), diano la massima importanza alla posizione che l’uccello assume al minimo richiamo; mi sono così reso conto del perché alcuni Lancashire di piccola taglia a volte primeggino nei confronti di altri ben più grandi, ma con posizione meno eretta o estremamente forastici. D’altronde possiamo constatarlo noi stessi nel nostro allevamento; quando siamo di fronte ad un soggetto calmo e con una buona posizione quasi verticale ci rendiamo conto che vengono espresse al meglio, tutte le parti del corpo: il collo si distende, le zampe si flettono armoniche, petto e dorso si allungano ed il piumaggio si ricompone conferendo all‘esemplare quella stupenda silhouette che fa del Lancashire una delle razze pesanti più eleganti ed armoniche. Non a caso la scheda di giudizio, che assegna 15 punti alla posizione, abbina quest'ultima al tipo, convalidando lo stretto rapporto che hanno le due voci; più è corretta la posizione tanto migliore appare il tipo e viceversa. Però non possiamo lasciare tutto al caso. Consideriamo i nostri Lancashire da esposizione alla stregua di veri atleti. Senza noi che fungiamo da allenatori e loro che si allenano, i risultati delle competizioni saranno sempre scarsi. Volutamente tralascio certi sistemi di training consigliati dagli allevatori inglesi data la complessità di esecuzione: gabbie da mostra agganciate sportello contro sportello alle gabbie da allevamento (le nostre chiusure a molla non consentono l’operazione), utilizzo di una bacchetta per guidare i movimenti degli uccelli ecc. ecc. Io ho ottenuto buoni risultati con un allenamento di un mese e mezzo, praticato dopo la muta, per l’ovvio motivo dello stress aggiuntivo al già delicato periodo per il nostro campione. Ecco sinteticamente come si opera: 1) alloggiare il soggetto nella gabbia da mostra e per qualche giorno sollecitarlo con lenti movimenti della mano a spostarsi da un posatoio all’altro; sollevare, sempre dolcemente, la gabbia sino all’altezza dei nostri occhi ruotandola anche sui due lati. 2) Cambiare il più frequentemente possibile la posizione della gabbia nei locali d’allevamento scegliendo gli spazi più “trafficati” da noi, da famigliari, da amici, da animali onde abituare il soggetto alla vicinanza con estranei. 3) Due metodi per far assumere o migliorare la tanto agognata posizione quasi verticale: a) soggetti che raramente assumono la posizione : avvolgere la gabbia con cartoncino sino ad un'altezza tale che il Lancashire, curioso per natura, debba estendersi al massimo per osservare ciò che succede attorno (foto 1) b) soggetti con discreta posizione: fissare al tetto della gabbia insalata, spighe di panico o altre ghiottonerie in modo tale che l'uccello per raggiungerle debba ergersi in verticale (foto 2)
È sempre bene però alternare l’addestramento alla gabbia da mostra con giorni di permanenza nelle volierette perché qualsiasi volatile, sostando per molto tempo in gabbia piccola, può scondizionarsi e soffrire vanificando tutte le nostre attenzioni. Tutto quanto ho indicato non comporta soverchio carico di lavoro in più, ma sicuramente offre vantaggi inaspettati. A tutti i soggetti sarà fornito regolarmente il bagnetto ai soggetti da ingabbiare sarà sospeso al 3 o 4 giorno antecedente l'ingabbio. Infatti, quando un Lancashire prende la corretta posizione, tutto il corpo assume maggior eleganza e slancio tali da farlo sembrare più lungo di quanto in realtà non sia. Buon lavoro! Franco Dolza
Considerazioni: Anche se per genetica si può selezionare l'attitudine alla posizione, nessun soggetto nasce con l'abitudine alle esposizioni, occorre allenarlo dal periodo della muta ed almeno un paio di mesi prima della prima mostra a cui si partecipa. I giudici si accorgono facilmente se i soggetti sono abituati alle gabbie da esposizione, i non preparati sono normalmente nervosi, spesso sostano sul fondo della gabbia e non riescono a mettersi in posizione, ma ricordate che stiamo esponendo soggetti di forma e posizione ed i Lancashire che non assumono la posizione da esibizione sono normalmente penalizzati rispetto a quelli ben allenati. Gli allevatori inglesi e quelli di cultura anglosassone che allevano soggetti di forma e posizione normalmente scartano sia dall'allenamento che dalle esposizioni i soggetti nervosi o che non entrano normalmente nelle gabbie da esposizione attaccate alle gabbie/voliere da allevamento, per comprendere meglio la tipologia di cultura ornitologica degli allevatori inglesi sappiate che normalmente scartano anche ottime femmine dalla cova se reputano che non siano in grado di allevare la prole! In Italia pochissimi preparano i soggetti alle esposizioni per non parlare delle balie! Il
metodo utilizzato dagli allevatori anglosassoni per la preparazione
alle esposizioni facilitati nel compito dalle loro tipologie di
gabbie con sportelli a ghigliottina e non a compasso come le gabbie
italiane, è quella di attaccare la gabbia da esposizione sportello
contro sportello al gabbione dove sono in muta i novelli. Occorre per un primo periodo abituare il soggetto ad entrare ed uscire senza problemi dalla gabbia, quando questo trasferimento diventerà spontaneo, (se si utilizza il sistema del cartoncino intorno alla gabbia intensificherete la tenuta della posizione), sarà giunto il momento di staccare la gabbia da esposizione dal gabbione e portare per casa la gabbia e posarla su un tavolo o su un asse posto all'altezza degli occhi (si anticipano in parole povere le modalità di giudizio), si tenterà di non stancare il soggetto e poi si riposizionerà la gabbia come era in precedenza sportello contro sportello del gabbione, (non si deve assolutamente prendere in mano il soggetto per i trasferimenti). Per I passaggio da gabbia a gabbia e per evitare spaventi o per non prenderli in mano o per far assumere la posizione gli allevatori anglosassoni utilizzano una comune bacchetta in legno o in platica della lunghezza di 40 - 50 cm. che viene introdotta tra le sbarre della gabbia, queste bacchette in Inghilterra vengono normalmente vendute nelle uccellerie (nell'allenamento e per i trasferimenti la bacchetta non toccherà mai il soggetto!) E' consuetudine degli allevatori anglosassoni tenere nel posto più trafficato di casa le gabbie da esposizione ed entrando in un allevamento troverete le gabbie da esposizione con i soggetti in allenamento nei posti più disparati. In Italia questa tipologia di allenamento è pressochè inesistente. Lino © C.I.C.L. © Prima edizione scheda 07/01/2007 aggiornamento 24/04/2008 |
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