IL CANARINO
LANCASHIRE NEL 1976
RICOSTRUZIONE IN CORSO
Lettori reduci dalla visita alla «nazionale» inglese ci hanno chiesto
informazioni sulla situazione attuale del Lancashire e dettagli sul suo
standard, in quanto, pur avendone visti diversi esposti quest'anno
(1976) a Londra non era possibile da tutto il loro insieme, farsi una
idea precisa delle sue caratteristiche ideali.
Ne diremo quel poco che si può dire, e che un amatore interessato alla
razza ne dovrebbe almeno sapere per non farsi troppe illusioni e
prevenire d'essere bidonato dai soliti collezionisti internazionali di
razze rare e fasulle, in particolare quando gli capitano per le mani
ornitofili ambiziosi di allevare quello che gli altri non hanno o non
possono permettersi.
La sezione «Old Variety canaries» alla nazionale di Londra
Per prima cosa vediamo che canarini erano esposti alla suddetta
«nazionale» londinese nella sezione «Old Variety Canaries» che raccoglie
le razze vecchie, nuove e straniere poco allevate in Inghilterra, di
cui si sa poco, su cui le opinioni divergono o che comunque non
interessano la coscienza ornitofila inglese popolare, per cui più che
una sezione competitiva rappresenta, in definitiva, una specie di
padiglione dei fenomeni che appaga la curiosità della massa e interessa
gli esperti che lo considerano una finestra aperta sul passato ed una
speranza per l'avvenire.
Nelle dieci classi della Sezione competitiva erano distribuiti 139 canarini delle seguenti razze :
62 Scotch fancy
37 Arricciati (non meglio definiti)
6 Olandesi del Nord
2 Gibber italicus
12 Bossu belga
2 Hoso giapponese
18 Lancashire, tra Coppy e Plainhead.
Mentre nella «selling class» altri 4 Lancashire coppy; i ciuffati erano
presentati da K. B. Hammond e 9 canarini «crested 1976», denominazione
insufficiente ad una precisa caratterizzazione e individuazione,
presentati da certo W. Idiunday di cui diremo poi.
I pionieri che lavorano alla ricostruzione del Lancashire
Tralasciando Scots, Frillerd, Hoso e di quanto abbiamo maggiore
esperienza degli stessi inglesi, diremo che i Lancashire erano esposti
da Gemmel, Dodwell, Newsham, Weeks, Plumb, Rudge, Tweel e Bradnum -
quest'ultimo ben 6 novelli nella classe «novizi» -, mentre Hammond aveva
messo in vendita 4 soggetti dalle 13 alle 15 sterline e il Munday,
citato, ben 10 «crested» non meglio definiti, da 6 a 10 sterline.
Di tutti gli allevatori citati possiamo fornire i relativi indirizzi ai lettori che volessero prendere contatti diretti .
Se si pensa che negli anni del dopoguerra del Lancashire non se ne
parlava neanche, che nel '62 il dr. Mannelli parlava del tentativo e dei
contatti con Munday e dichiarava il Lancashire «sicuramente estinto»,
mentre Menassé nel libro «Canarini di razza inglese» del '64 scriveva
che «richiamarla in vita costituirebbe in certo qual modo un regresso»,
che J. S. Cross nel n. 48/72 di «Cage & Aviary Bids» si poneva la
domanda se mai gli inglesi sarebbero in qualche modo riusciti a
ricostruire questa razza avendo ancora essi a disposizione tutti i mezzi
(la materia prima le razze di canarini) con la quale i nostri avi
l'avevano costruita la prima volta, si deve ammettere che la «Old
Variety Canary Association», di cui il citato Dodwell è uno degli
esponenti più autorevoli, qualcosa abbia seminato e stia raccogliendo.
Munday lavorava al Lancashire da più di quindici anni
E ciò anche se non sia possibile dai documenti espositivi valutare il
reale valore dei Lancashire esposti a Londra e la possibilità di
migliorarne colla selezione e fissare caratteristiche migliori di quelle
della vecchia razza che non erano tutte positive.
Circa le possibilità di ricostruire la razza Odorico Mannelli scriveva
nel suo libro («I canarini di razza inglese») nel '64: «Quei due o tre
soggetti» che annualmente vengono esposti alla "nazionale" inglese, non
costituiscono che un tentativo di ricreare questa razza da parte di due
soli allevatori inglesi. L' iniziativa partì, alcuni anni or sono da Mr.
Munday che è principalmente un allevatore di Crest, dal corpo piuttosto
lungo, con una York e i loro figli con York di grossa taglia e
piumaggio lungo; in seguito adottò il metodo del Line-breeding per
fissare un buon ciuffo nei canarini che più si avvicinavano allo
standard del Lancashire ... al Lancashire si è dedicato anche il giovane
Roberts di Northampton, la stessa città di Munday, che con un buon
soggetto è riuscito nel '61 ad acquisire il premio per il miglior
canarino esposto nella "Junior section" della "Nazionale" inglese.
Personalmente ho visto a quella grande mostra, per tre anni consecutivi,
i soggetti esposti, in numero di 2 o 3, da Munday e posso assicurare
che si è ancora ben lontani da quel che doveva essere il vero Lancashire Coppy.
Questi soggetti non sono altro che degli York con ciuffo di taglia non
eccezionale.
II parere di Mannelli
Ho visto in allevamenti inglesi di Yorkshire soggetti di taglia di gran
lunga superiore a questi nuovi Lancashire con ciuffo, soggetti che non
vengono esposti perché non rientrano nello standard, ma sono
apprezzatissimi perché solitamente accoppiati ad altri di grande
posizione e scarsa taglia; questi grossi soggetti sono gli eredi più
diretti del Lancashire».
Questo aveva visto, pensava e scriveva Mannelli nel '64. Nel catalogo
della «Nazionale» del '76 abbiamo la prova che aveva visto bene e aveva
opinioni abbastanza corrette se il signor Munday non è riuscito in tanti
anni a sfondare non avendo quest'anno esposto Lancashire ma dei
canarini ciuffati che non erano più neanche Crest. Evidentemente il suo
indirizzo e la sua linea selettiva non erano quelli giusti.
L'assemblaggio di J.S. Cross
Il Cross tuttavia, nell' articolo succitato del '72, non consigliava
nulla di diverso: «Io penso che in 4-5 generazioni» - diceva - un
canarino che assomigli al Lancashire possa essere «assemblato» (vocabolo
divenuto moderno oggi nell'industria) impiegando saggiamente dei grandi
York o Arricciati, dei Crested (ciuffati) e Norwich.
Benché è possibile che queste razze fossero in precedenza allevate in
purezza ai fini della taglia e del colore, non esiste esperienza che
provi sia difficile creare un canarino di base lungo e grosso
abbastanza, oltre che ciuffato, con il quale iniziare un allevamento
selettivo».
Munday non è evidentemente riuscito ad «assemblare» geneticamente, che è
molto diverso dal mettere assieme i diversi pezzi o montare una
macchina, ciuffo, lunghezza e robustezza della taglia - che erano i
caratteri fondamentali e distintivi del vecchio Lancashire - nello
stesso canarino.
Assemblare geneticamente questi caratteri potrebbe essere difficile
anche ad un allevatore moderno che conosca i segreti delle leggi
ereditarie e dei geni in causa. E potrebbe essere ancora più difficile
quando si volesse eliminare i lati negativi che furono la causa
principale della sua scomparsa e che fecero scrivere al prof. Menassé
che «richiamarlo in vita costituirebbe un regresso».
La vera causa della scomparsa del Lancashire
«A dispetto dell'apparente robustezza - scriveva - era una razza
facilmente soggetta a processi consuntivi, come tare ereditarie. Il suo
temperamento scarsamente vivace e sonacchioso, se non proprio letargico,
si accompagnava ad un canto poco notevole e ad una scarsa prolificità»
anche se Mannelli era più obiettivo e nel vero scrivendo: «la ragione
prima del suo declino fu dovuta alla creazione dello Yorkshire» che
possedeva l'eleganza, la posizione, la qualità e compostezza del
piumaggio, i fianchi stretti (tappering) e la vitalità - ereditata dal
Bossu - che mancavano al Lancashire.
Dei suoi caratteri razziali diciamo brevemente. Il Coppy aveva ciuffo a
«ferro di cavallo», sviluppato a frangetta sulla fronte, che andava da
un orecchio all'altro sfiorando gli occhi e la punta del becco ma senza
coprirli. Il ciuffo, abbastanza folto si collocava su un cranio piatto
piuttosto allungato, mentre il partner a testa liscia (plain head) aveva
testa grossa e lunga con sopraccigli abbondanti che gli davano un'aria
imbronciata.
Le caratteristiche essenziali dei vecchio Lancashire
Aveva collo pieno e largo, petto profondo e prominente ed un corpo
massiccio a tubo che, contrariamente allo York, non si assottigliava
posteriormente. Anche le ali, che lo standard prescriveva strette al
corpo, spesso s'incrociavano nelle punte o cadevano ai lati. Mentre la coda
lunga e pesante incurvava la linea del dorso il che, tuttavia, non era
tanto considerato un difetto quanto una caratteristica tipica del
canarino.
Le gambe lunghe, ma non unite e diritte e piegate un po' dal peso del
corpo, apparivano più corte. Tuttavia se il canarino riusciva a
mantenere una posizione sufficientemente eretta dava un'impressione di
imponenza anche a motivo del piumaggio lungo e copioso, evidente frutto
di accoppiamenti tra brinati.
La taglia era sui 22-23 cm, il colore giallo, il più delle volte
pagliato. Alle mostre non erano ammessi i variegati, il che scrive G.
Linch in «Canaries in colour», non aiutava l'allevamento ed ai fini del
suo revival dovrebbe essere eliminata la relativa disposizione
limitativa. Le scale dei punti che potremmo pubblicare tutte diverse,
sono 4:
libri di Menassé, Mannelli, AOB («Le Canaris de Posture», J. Peeters) e
standard COM ma non ne trascriviamo alcuna, sia perché non vi è alcuna
necessità di farlo essendo remota la possibilità di vedere qualche
Lancashire alle mostre italiane, sia perché allo standard del Lancashire
ricostruito, moderno, pensiamo ci sarà qualcosa da tagliare e da
aggiungere.
Gli interessati prendano contatto con la O.V.C.A.
E così abbiamo detto del vecchio canarino, ma quale sia veramente il
nuovo, se ci siano ceppi sufficientemente omogenei, numerosi e che diano
prole che s'assomiglia ce lo potrebbe dire soltanto George Lynch e G.
T. Dodwell, presidente e direttore dell'O.V:C.A. che si interessa della
ricreazione delle vecchie glorie inglesi: Scotch, London, Lancashire. Il
secondo sta in Tattridge Road 259 - High Wycambe, Bucks e chiunque può
scrivergli.
G.Z.
(da «UCCELLI» n. 2/77)
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Sotto un elegante interpretrazione del partner a
testa liscia del Coppy che probabilmente nella realtà
non fu mai così diritto, slanciato,carenato nei fianchi
e composto nel piumaggio.
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Sopra il Lancashire visto dal citato J.S. Cross che
alla maniera di qualche esperto italiano pretendeva
di ricreare un moderno Lancashire, in 4 - 5 anni smontando
e rimontando o di "assemblare" su un determinato
"modello" le caratteristiche utili di York,
Arriciati, Crest, Norwich ed altri soggetti di grossa
taglia il che è facilissimo a dirsi quanto improponibile
a farsi.
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© C.I.C.L. ©
Prima
edizione scheda 25/08/2012 - Aggiornamento 26/12/2012 |
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