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Club Italiano Canarino Lancashire

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FORMAZIONE DELLE COPPIE

Da “Lancashire News Anno 6 N. 3

Trasmetto queste brevi note, frutto più dell‘esperienza e delle annotazioni statistiche, che di valutazioni genetiche.

Sappiamo infatti quanto, il più delle volte, per i riproduttori, sia da preferire la scelta morfologica (aspetto esterno) a quella genetica, molto più incerta ed infida per la scarsa propensione che tutti noi abbiamo nella tenuta del “registro” d‘allevamento con indicazione di pregi e difetti, pregi e difetti che si possono ripresentare geneticamente dopo anni, caratteri “recessivi” che non sempre appaiono nei giovani di prima generazione.

È indubbio che crearsi un ceppo di buon valore è l‘aspirazione di tutti, ma per far ciò occorre adottare un registro d’allevamento che per generazioni evidenzi i “caratteri” dei soggetti, vale a dire:

> aspetti morfologici: piumaggio lungo/corto/fine/ruvido - testa tonda/piatta/larga/stretta - collo lungo/corto - zampe lunghe/corte

> aspetti fisiologici: fertilità - precocità nello svezzamento - portamento.

> aspetti biologici: sano - robusto - gracile - piccolo - grande.

> aspetti patologici : predisposizione alle malattie malformazione - cecità - elevata morte embrionale - infecondità …

Deve seguire una drastica e prolungata selezione, eliminando i soggetti non aderenti allo standard o con problemi di salute.

Tutto questo non fa per me, infatti non ho alcuna intenzione di trasformare un gradito hobby in un duro lavoro contabile e per quanto concerne la drastica selezione, manco a parlarne perché a certi canarini (molti) mi ci affeziono e non li destinerei ad una cessione in blocco.

Quindi nella formazione delle mie coppie seguo da anni una via di mezzo, uno strano mix genetico-morfologico che tuttavia mi sta dando i risultati desiderati.

Prima di tutto bisogna sempre tenere ben presenti i tre punti sotto indicati:

1. Ciuffo: fattore “dominante” sul testa liscia che è omozigote recessivo rispetto al ciuffo.

2. Bianco: per le razze “inglesi” il bianco è soltanto dominante, non mi pare sia ancora stato introdotto il fattore recessivo.

3. Trasmissibilità alla prole: molti scrittori (Veerkamp, De Baseggio …) hanno pubblicato statistiche sulla trasmissione di determinate caratteristiche alla prole in misura dal 70 al 90% e negli anni ho potuto verificarne l‘attendibilità.

Il maschio trasmette: taglia - colore - qualità del piumaggio e portamento.

La femmina trasmette: tipo - testa - forma e costituzione.

Ecco che, in base a quanto sopra, posso accingermi a formare le mie coppie.

    Maschio:

- di buona taglia

- colore: bianco se voglio avere predominanza di prole bianca o viceversa giallo, come da indici di trasmissibilità per il maschio di cui al punto 3

- ciuffato

- con piumaggio composto, se giallo ricco di lipocromo, meglio se intenso (molto rari)

- con buona posizione eretta e non statico.

    Femmina:

- taglia ridotta, possibilmente oltre l‘anno di età essendo miglior allevatrice.

- colore carico e brillante, se disponibile opposto a quello del maschio per avere prole bianca e gialla

- testa liscia, per miglior visione nell’imbeccata e per non imbrattarsi con pastoncino, verdure, frutta....; se si utilizza la femmina ciuffata occorre ridurre il ciuffo sopra becco e occhi

- ottima forma con buon stacco di collo

- salute ineccepibile, buona vivacità.

Come si può notare mi avvalgo sempre degli indici di trasmissibilità sopra esposti utilizzando riproduttori in possesso delle buone caratteristiche che con molta probabilità trasmetteranno alla prole.

Se in una stagione riproduttiva ho bisogno di ciuffati, in prevalenza bianchi, utilizzerò una femmina ciuffata bianca. Infatti, dato che il ciuffo ad altro non è dovuto che ad una malformazione del cranio, la prole erediterà dalla femmina la conformazione della testa ed in parte la dominanza del bianco. Non vi è alcuna certezza sui risultati, ma quanto meno si procede con buone probabilità di riuscita.

Una cosa che non mi stancherò mai di dire è di evitare gli accoppiamenti correttivi nel tentativo di eliminare difetti abbastanza evidenti. Il consiglio è di accoppiare migliore x migliore, se ad un soggetto che porta la coda rialzata (York) si unisce un altro soggetto con coda troppo bassa, non si elimina nulla, bensì nascono giovani che presenteranno entrambi i difetti in misura ancora più accentuata.

Lo stesso dicasi per testa piccola/testa grande - gambe  lunghe/gambe corte - petto alto/petto basso

Utile e risolutivo è invece il bilanciamento nella qualità del piumaggio: piumaggio lungo, rilassato e opaco x corto, lucente e ricco di lipocromo. Ma qui occorre avere la dote non comune di “buon conoscitore della piuma”!

Un'ultima avvertenza. Il Lancashire, tra le razze di grande taglia, è senza dubbio il miglior allevatore; maschio e femmina si alternano meravigliosamente nella gestione della prole.

Se qualche femmina, specie giovane, non si dimostra tale, riservatela alla riproduzione dell‘anno successivo. Non ricorrete per carità alle balie. Si finirebbe come per Crest, Norwich, York, Gould ecc. ecc. Uccelli che hanno perso quasi totalmente le loro doti di allevatori.

Questo per la conservazione ed il perfezionamento di una razza che era scomparsa e che con grandi sacrifici è stata “ricreata“.

                                                                                                                Franco Dolza

 

Il ciuffo verde alla nascita diventa con il passare dei giorni piu’ o meno screziato, e non e’ un problema,
La selezione deve mirare all’unicolore, altrimenti la sola screziatura del ciuffo, pur se sporadica, diventa un fattore dominante del ceppo ed oltre che nel ciuffo, le pezzature si ripeteranno nella prole.

© C.I.C.L. ©  Prima edizione scheda 02/01/2007 - Aggiornamento 16/05/2008

 

  

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